martedì 24 gennaio 2012

A not very English Plumcake, but a very delicious one

Ovviamente ciò che sto per dire verrà riconosciuto come verità universale, ma io lo dico lo stesso: a scuola mi annoio terribilmente. E mettiamo in chiaro una cosa: a me piace la scuola! Mi piace studiare, imparare, apprendere. La mia mente ha un bisogno continuo di essere “rigenerata”. Ma cavolo,  con certi professori, durante certe ore, non cadere nella tentazione di dormire è davvero cosa difficile!
E così, tra uno sbuffo, uno sbadiglio e quant’altro, a volte mi capita di mettermi la testa tra le mani e pensare…una cosa che da sempre mi contraddistingue: i miei vaneggi sono dei veri e propri film della durata di ore e ore! Penso a qualunque cosa, penso a tutto. In questo non ho davvero limiti.
Oggi, per esempio, mi sono ricordata del fatto che l’indomani non avrei avuto nulla da mangiucchiare la mattina per la colazione. Sacrilegio! Non si può non avere nulla da mangiare la mattina! Sono una sfegatata sostenitrice della solita solfa “la colazione è il pranzo più importante della giornata, si deve mangiare a colazione!”e quindi per me è indispensabile trovare qualcosa di dolce, di appetitoso, ma allo stesso tempo di leggero per il primo pasto del giorno.
Ebbene, tutto ciò che cerco la mattina per iniziare con sprint la giornata, lo trovo nel mio buonissimo Plumcake ;-)

Il Plumcake è un tipico dolce inglese, rettangolare, che solitamente si prepara aggiungendo all’impasto base di uova, burro, zucchero, farina e lievito anche dei canditi, d’arancia o cedro, e dell’uvetta sultanina.
Dato che, però, a me non piacciono né i canditi, né l’uvetta –o meglio, non particolarmente- ho preferito ometterli e rendere il mio Plumcake più soffice con l’aggiunta dello yogurt.

Questa, quindi, è la ricetta che utilizzo nei casi in cui abbia voglia di una colazione British, buona, genuina e leggera: mangiare una fetta di questo dolce delicato con una vivace spremuta d’arancia e un candido bicchiere di latte è la ricetta perfetta per iniziare nel modo migliore la giornata! :-)

A NOT VERY ENGLISH PLUMCAKE, BUT A VERY DELICIOUS ONE


Ingredienti, per uno stampo rettangolare da 30 cm
130 g di zucchero a velo
2 uova
1 pizzico di sale
400 ml di yogurt alla vaniglia
100 g di burro fuso
280 g di farina manitoba
1 bustina da 16 g di lievito chimico in polvere

Preparazione:
In una ciotola si sbatte lo zucchero con le uova e il sale, per un bel po’, fino a che il composto risulterà gonfio e giallino. Allora si aggiunge lo yogurt e lo si mescola bene, poi si aggiunge il burro fuso tiepido e si mescola; per ultima, si aggiunge la farina setacciata con il lievito e si mescola ancora. Ora, di solito io faccio lievitare l’impasto nella ciotola in un luogo tiepido per circa 1 oretta, 1 oretta e mezza, poi lo trasferisco nello stampo -imburrato e infarinato- e lo cuocio in forno caldo a 180° per 35-40 minuti. Se voi non avete pazienza di aspettare il tempo di lievitazione, oppure volete sganasciarvi subito il dolce, oppure ancora avete un impegno e dovete far veloce, potete benissimo non far lievitare il Plumcake e procedere subito alla cottura del dolce: verrà delizioso ugualmente ;-)

NOTE:
- potete utilizzare qualunque gusto di yogurt voi preferiate: solitamente io uso o vaniglia o limone, per ottenere un dolce dal gusto abbastanza neutro e che quindi piace a tutti!
-Inoltre, si può anche arricchire con frutta -sia fresca, che secca, che disidratata!-

giovedì 19 gennaio 2012

La crêpe parfaite

Molto spesso il pomeriggio ho voglia di una merenda dolce, coccolosa. Ma non troppo pesante. A volte quindi mi lancio su fette biscottate con marmellate, a volte sul classicissimo cappuccino con taaanta schiuma, altre....altre volte sulla crêpe ;-)
Ringraziando i cugini Francesi quindi, oggi vi propongo questa ricetta, quella che secondo me è la migliore. Saporita, buonissima. La ricetta...diciamo che non viene proprio da una francese doc, ma vabbè...vogliamo bene lo stesso alla cara Martha ;-)

Oggi post stile sms, ma sono di corsaaaa

La crêpe parfaite

photo by John Paul Urizar

Ingredienti, per circa 8/10 crêpes (a seconda delle dimensioni) :
(ricetta di Martha Stewart)
55 g di farina 00
25 g di zucchero
1 pizzico di sale
1 uovo
165 g di latte
20 g di burro fuso
Aromi a piacere –io di solito, uso : scorza grattata di limone o d’arancia oppure estratto di vaniglia-

Preparazione :
Mescola in una ciotola farina, zucchero e sale. A parte sbatti l’uovo e poi aggiungi il latte. Unisci uova e latte alla ciotola della farina, mescola benissimo e poi unisci alla fine anche il burro fuso freddo sciolto precedentemenete con 1 cucchiaio d’acqua e sbatti bene, non devono esserci grumi ! riposo in frigo di 1 ora circa. Scaldare una padella antiaderente –in alternativa l’apposita padella per crêpes, se siete fortunati e ce l’avete ;-) ungere con pochissimissimo olio o burro, calarci sopra un mestolino di pastella, far roteare bene l’impasto ve cuocere 2 minuti x lato. Sollevare e adagiare su un piatto.

Ma il comdimento ?
Via libera alla fantasia ! Le crêpes sono altamente personalizzabili ;-)
Questi i miei abbinamenti prediletti :
-crêpe spalmata di miele, con pere a fettine sottili, noci schiacciate e zucchero di canna ;
-crêpe spalmata di panna montata con frutti di bosco freschi irrorati di limone ;
-crêpe con arance caramellate
-crêpe con burro, zucchero, e limone
-crêpe con mela a fettine sottili irrorata di cannella e limone con mandorle tostate a lamelle


Buona crêpe a tuttiiiii :-) 


giovedì 5 gennaio 2012

Alla scoperta di nuovi ingredienti: Biscotti allo zenzero e miele


Allora, com’è questo 2012?!
Lo so, lo so, è appena iniziato ma io sono già piena di propositi che….alla fine non riuscirò mai a realizzare! Ma vabbè, i sogni son belli per questo, perché forse in fondo al cuore e all’anima si ha un po’ la certezza che non si riuscirà a metterli in atto :- )
Ma dando uno schiaffo a questo mondo dorato e magico intriso di sogni e passando alla vita, quella vera, oggi vorrei raccontarvi di un ingrediente che, seppur conoscessi da tempo e m’intrigasse alquanto, non avevo né mai utilizzato né mai…comprato! Poi ecco, così d’impulso, mentre correvo tra le corsie del supermercato il 24 di dicembre -sisi alla vigilia di Natale!-  per delle cosucce che sistematicamente quando ti servono non le hai, l’ho preso al volo dallo scaffale e l’ho acquistato, speranzosa di usarlo magari per impreziosire qualche piatto per il pranzo del 25. Sicuramente vi starete chiedendo…o starete pensando… ma chissà che cosa hai mai comprato questa! Bhè, in effetti, nulla di così esclusivo o chic o tanto acclamato…ho acquistato il mio primo zenzero! Che roba scema, vero?!

Si perché potrebbe sembrare una cosa banale, addirittura stupida, ma voi ci avete mai pensato al fatto che esistano così tante cose –non necessariamente culinarie- che noi non abbiamo mai provato o molte volte addirittura mai conosciuto? E che magari queste cose poi, una volta provate, vi piacciono talmente tanto che da lì in poi non ne potrete più fare a meno? Sarebbe da incoscienti continuare ad ignorarle, continuare ad utilizzare sempre la stesse cose, non allargare mai le proprie vedute, non concedersi il diritto –o dovere,  seconda dei punti di vista- di far entrare un po’ di tutte le culture del mondo nella nostra. Io sono partita proprio dallo zenzero! E voi, da cosa partirete voi?


Il tuo Cristo è ebreo e la tua democrazia è greca. La tua scrittura è latina e i tuoi numeri sono arabi. La tua auto è giapponese. Il tuo caffè è brasiliano. Il tuo orologio è svizzero e il tuo walkman è coreano. La tua pizza è italiana e la tua camicia hawaiana. Le tue vacanze sono turche, tunisine o marocchine. Cittadino del mondo, non rimproverare al tuo vicino di essere straniero !!!
Quindi, lo zenzero! Cito da Giallozefferano.it:
Dello zenzero in cucina si usa principalmente la radice fresca, o la sua polvere essiccata, ma anche  i germogli, le foglie e le infiorescenze vengono consumati crudi o cotti.
Viene usato in gastronomia come spezia per il suo profumo pungente e il delizioso sapore leggermente piccante, ma anche in liquoreria, nell'industria della
birra, nella produzione della frutta candita e di confetture. Nei paesi anglosassoni, oltre al suo vasto impiego nella produzione della birra, viene utilizzato anche per produrre il Gingerale, una bevanda analcolica e gassata preparata con lo zenzero, simile alla nostra acqua tonica.
Lo zenzero si abbina molto bene con carne, pollame, crostacei, pesce e cacciagione; è inoltre molto utilizzato per preparare torte, biscotti (specie quelli natalizi) e dolci secchi in genere; si usa per aromatizzare bibite (aperitivi e sciroppi), salse e creme.



La ricetta proviene dal libro “Muffin e dolcetti” edito da gribaudo di cui vi ho già parlato.
Allora, parlando sinceramente, mi aspettavo un po’ di più da questi biscotti. Me li aspettavo più morbidi, della consistenza simile ad un amaretto morbido, e invece no, sono più “frollosi”. Dal punto di vista delle papille gustative, invece, il sapore che prevalica è senza dubbio quello del miele: quello dello zenzero si percepisce più alla fine, lasciando un gusto frizzantino in bocca che non a me non è dispiaciuto. La scorza d’arancia invece, quasi non si sente. Nel complesso mi sono piaciuti, ma non troppo.
Et voilà, la ricetta!


BISCOTTI ALLO ZENZERO E MIELE
Ingredienti per 30 biscotti:
350 g di farina 00
100 g di zucchero di canna
Un pizzico di sale
½ cucchiaino di bicarbonato e ½ di lievito chimico
1 cucchiaio di zenzero in polvere, colmo!
La scorza grattata di ½ arancia biologica
125 g di burro
65 g di miele, io ho usato un comune millefiori
1 uovo sbattuto

Procedimento:
In un pentolino sciogliere a fuoco dolce il burro col miele; setacciare in una ciotola gli ingredienti secchi (farina, zucchero, sale, bicarbonato, lievito, zenzero), miscelarli bene e aggiungere il composto di burro e miele che si sarà un po’ raffreddato. Aggiungere anche la scorza d’arancia e l’uovo sbattuto, quindi lavorate l’impasto con una forchetta fino a renderlo compatto. Impostare il forno a 180°. Con un cucchiaino prelevate dell’impasto, dategli la forma di una pallina leggermente schiacciata ed adagiatela su una teglia con carta forno. Infornate per circa 15-20 minuti e poi lasciar raffreddare su una gratella.