venerdì 13 luglio 2012

Angelo e una pasta speciale

Angelo avrà sì e no sui 70 anni. È buffo, piccolo e grassoccio, zoppica ed ha un occhio che fa il furbo dietro le lenti spesse degli occhiali. Barba incolta, grigia e bianca, immancabilmente indossa camicie a maniche corte a fantasie vagamente hawaiane, con annessi bermuda ormai sdruciti, anch’essi a fiori, of course. Ai piedi dei calzari bianchi. Le mani grandi, con le dita grosse e provate, mani di uno che lavora, e tanto anche, ti fanno capire subito che lui, di mestiere, fa il pescatore, da oltre 50 anni. E lo fa con passione. Rifornisce di pesce buono i ristoranti della zona, offrendo cozze e vongole, pescate direttamente la notte prima nel nostro mare, l’Adriatico. Quando la mattina fa il giro dei ristoranti, e magari avanza qualcosa, viene sempre nel negozio di mio papà, dove lavoro anch’io, entra sorridente, mi saluta -buongiorno ragazza!- e ci offre sempre quello che gli è rimasto del pescato della notte. Sempre cozze e vongole. Ma sono cozze e vongole speciali. Hanno un sapore unico, quel sapore che sa donarti solo il pesce appena pescato. Questa è una delle tante fortune dell’ abitare in una città di mare, avere sempre pesce buono a disposizione, ed avere anche chi te lo vende in maniera onesta e spassionata. La vedo, la barchetta di Angelo, quando vado in spiaggia il pomeriggio. È sempre parcheggiata in riva, e i bambini ci giocano dentro come fosse un imponente veliero degli anni passati, quando invece è un’imbarcazione non molto grande, in legno, verniciata di bianco e con delle strisce azzurre. È carina. Proprio ieri Angelo è tornato al negozio, ma aveva avanzato più cozze e vongole del solito. Papà ed io non ci abbiamo pensato su molto, e gliele abbiamo comprate tutte. Novanta euro di pesce, ma glieli abbiamo lasciati più che volentieri. Angelo è una persona buona, quelle persone che proprio ti ispirano fiducia appena le vedi. Insomma, chili e chili di cozze e di vongole, che abbiamo sgusciato tutti assieme appassionatamente io, fratello, mamma e papà ieri notte, fino all’una e mezza. Lo facciamo ogni anno, perché poi porzioniamo cozze e vongole –con la loro acqua- in vasetti di vetro e li congeliamo, di modo che ne abbiamo per tutto l’anno. Con la certezza che sono cose buone e fresche ;-)
Ieri sera abbiamo quindi congelato tutti i vasetti, tranne uno che ho lasciato in frigo apposta perché per oggi a pranzo avevo già deciso di preparare una pasta cozze&vongole diversa da quella che facciamo di solito –ovvero la classica, cozze, vongole, pomodoro, aglio e prezzemolo-, una versione più fresca ed estiva, molto delicata, poco impegnativa, ma fenomenale dal punto di vista delle papille gustative: ho fatto una pasta con cozze, vongole, zucchine saltate, limone e basilico.
Le dosi vanno ad occhio, più o meno, soprattutto per cozze e vongole, io ne ho usati 3 cucchiai per ciascuna però le mie erano già sgusciate. Se voi non avete un Angelo pescatore come il mio e le dovete comprare in pescheria, prendete circa 1 chilo tra cozze e vongole, sappiate che tanto alla fine sono i gusci che fanno peso e volume ;-)

Pasta con cozze&vongole, reloaded



Per 3:
spaghetti, 240 g
cozze 3-4 cucchiai
vongole 3-4 cucchiai
acqua di cottura delle vongole, 4 cucchiai
acqua di cottura delle cozze, 4 cucchiai
zucchini 2 medi
scorza grattata di ½ limone
basilico una 15ina di foglie
aglio 4 spicchi
olio evo
sale

Procedimento, assai sciocco:
mentre la pasta cuoce, nel wok scaldare un po’ d’olio con l’aglio. Lavare le zucchine, spuntarle, tagliarle a metà nel senso della larghezza ed affettarle alla julienne, col coltello o con l’attrezzino apposito. Saltarle nel wok, salate e pepate, per 5 minuti, poi grattarci dentro la scorza del limone, tuffarci cozze e vongole con la loro acqua ed alla fine il basilico sminuzzato. Lasciar cuocere altri 5 minuti. Intanto la pasta sarà pronta: scolarla al dente e buttarla nel wok. A fuoco spento mescolare bene, togliere via l’aglio ed impiattare. Se piace spolverare di parmigiano.

NOTE:
- allora, facciamo una precisazione sul metodo di cottura delle cozze e delle vongole. Quando noi le compriamo, facciamo così: le facciamo aprire in pentola, con un po’ d’acqua, a fuoco vivace. I tempi ovviamente variano da cozze a cozze e da vongola a vongole…comunque sui 3-4 minuti. poi quando sono aperte, le trasferiamo in una ciotola, le lasciamo raffreddare e pian piano le sgusciamo. I gusci non sempre li teniamo da parte, però sarebbero carini da usare per la decorazioni di eventuali piatti. L’acqua di cottura, invece, diventa un’acqua che non si può assolutamente buttare, perché è quella che dà il gusto incredibile alla pasta! Perciò la si filtra attraverso un colino foderato con un canovaccio affinchè la eventuale sabbia ci rimanga intrappolata dentro, e poi si versa sulle vongole e sulle cozze. Quindi riempiamo tanti vasetti o con solo cozze + la loro acqua, o con solo vongole + la loro acqua, o con vongole + la loro acqua e cozze + la loro acqua, e si congelano.
Tutto chiaro? :-)