lunedì 17 settembre 2012

Pesto di zucchine da 5 minuti



Un appuntino veloce veloce, proprio perché ormai la stagione delle zucchine è finita, però se ne trovano ancora di fresche e dolci e croccanti, quindi perché non provare ad usarle per un pesto che va a rimpiazzare quello genovese, ma che in ogni caso non ha davvero nulla da invidiargli? Buonissimo, se ne trovano parecchie versioni in giro per il web, la mia è una rielaborazione di tutte quante ;-)
Quindi, per sintetizzare: sono le 13, siete appena arrivate a casa da scuola/lavoro, avete fame ed avete bisogno di preparare un condimento per la pasta superveloce ma buono, che si faccia in 5 minuti mentre la pasta cuoce? Ok, siete capitate nel posto giusto signore!!!
Il pesto di zucchine è una vera leccornia, ha il pregio di farsi praticamente da solo, di potersi congelare, e di potersi mangiare sia come sugo per la pasta che spalmato su una bella bruschetta o, perché no, spalmato su una piadina arricchita di mozzarella e prosciutto, e di essere davvero buono, a patto di usare delle zucchine fresche fresche :-)

PESTO DI ZUCCHINE DA 5 MINUTI


 

Ingredienti:
3 zucchine piccole (circa 250-300 g)
25 foglie di basilico
3 cucchiai di pecorino romano grattugiato
1 cucchiaio di mandorle con la pelle
Olio evo
Sale & pepe

Procedimento da 2 minuti:
Lavare bene le zucchine, spuntarle e tagliarle a bastoncini. Metterle dentro il bicchiere del minipimer con il basilico lavato ed asciugato, il pecorino, le mandorle ed iniziare a frullare, aggiungendo man mano l’olio finchè otterrete una consistenza vellutata, ed aggiustare di sale e pepe secondo il proprio gusto.

NOTE:
- al posto delle mandorle si possono utilizzare anche pinoli oppure noci.


giovedì 13 settembre 2012

Tortine di patate ed erbe fresche

Il cielo è grigio, piove, fa freddino, ed io sono a casa con il raffreddore…non vi sembra un perfetto inizio autunnale? Ieri per di più è iniziata la scuola, quest’anno è l’ultimo, è da 2 giorni che ho un mal di testa incessante, e non la smetto più di lamentarmi… che palle, l’estate è proprio finita ed io non me la sono (quasi) per nulla goduta, inoltre, come se non bastasse, sembra che pure le mie pianticelle di pomodoro sul balcone vogliano ricordarmi che ormai non è più tempo per loro, e che quei 2 pomodorini ancora verdi ed immaturi saranno gli ultimi. Sigh, me ne sto quindi qui accoccolata sulla mia sedia nera da avvocato con addosso la prima felpa della stagione ed i leggings lunghi, cose che non ricordavo nemmeno più di possedere, ad autoconvincermi che sì, ora è tempo di pensare ad altre cose, leggasi: compiti, interrogazioni, momenti sclero per il troppo studio, zuppette bollenti, risotti di zucca – a proposito, ma anche voi le avete viste saltar fuori dal fruttivendolo, le zucche?-, giubbini di pelle e sciarpette e scarpe fradice ed ombrelli bagnati. Ok, vi ho stufati, la smetto di fare la malinconica cronica d’autunno :-)

Parlando di cose serie, ieri sera per cena ho cucinate queste cosette qui, delle crocchette di patate ed erbe fresche, che vi raccomando sul serio. Facili, relativamente veloci, si possono surgelare salvando più di una cena, si possono preparare con largo anticipo, e come se non bastasse, potete schiaffarci dentro tutto quello che volete, usando le erbette che vi aggradano di più. Sono pure sceme, tant’è che non sapevo se pubblicarle o meno, perché in fondo sono sempre patate cotte e poi schiacciate e modellate in una forma più o meno carina, ma è un modo diverso per presentarle, insomma, non so voi, ma quando a cena a casa mia si annuncia che di contorno ci sono patate, mediamente le facce appaiono alquanto mosce…queste invece, sarà che sono scrocchiarelle e gustose, sono piaciute e non poco!
Prese da “Il cavoletto di Bruxelles”.

 
TORTINE DI PATATE ED ERBE FRESCHE




Per 4 persone, 15 crocchette circa:
6 patate abbastanza grandi
1 uovo
Parmigiano 3 cucchiai
Pangrattato 2 cucchiai
Olio, 1 cucchiaio
Peperoncino, pepe & sale
Basilico, 30 foglie
Salvia, 5 foglie
Rosmarino, 2 rametti
Timo, 10 rametti piccoli
Erba cipollina, 5 steli

+ altro pangrattato per la panatura

Procedimento:
Lessare le patate lavate ma con la buccia, e quando son cotte, lasciarle freddare e poi sbucciarle. Nel frattempo tritare a coltello le erbette e metterle da parte. Prendere la patate sbucciate, porle in una ciotola e schiacciarle con una forchetta, aggiungere poi l’uovo, il parmigiano, il pangrattato, l’olio, il sale, il pepe ed il peperoncino e le erbette. Mescolare per rendere il tutto omogeneo. Versare su un piatto  fondo del pangrattato. Prendere un cucchiaio, prelevare un cucchiaio d’impasto, modellarlo con le mani a mo’ di pallino, poi passarla nel pangrattato e, aiutandosi con la base di un bicchiere, schiacciarla, per poi formarla meglio sempre usando il bicchiere come coppa pasta. Mettere in frigo le crocchette per un’oretta, poi cuocerle come si preferisce. Io le ho cotte in micro, per 15 minuti, modalità combi + grill. Servire come accompagnamento con dell’insalatina.

lunedì 3 settembre 2012

Schiacciata con i fichi

Mi piacciono le tradizioni, per quanto ne segua davvero poche. Mi piace cucinare con prodotti di stagione, avere a disposizione ingredienti di qualità ed utilizzarli al meglio.
L’altro giorno è arrivata a casa una bella cassetta contenente tanti piccoli fichi, bianchi e neri, appena colti, che erano ancora caldi dei raggi del sole, e che sprigionavano un profumo intenso e zuccherino. Era davvero impossibile riuscire a mangiarli tutti da soli, e allora…mi sono ricordata che esattamente in questo periodo, l’anno scorso, avevo fatto la schiacciata con l’uva…buona, è una focaccia dolce ripiena con l’uva nera, quella da vino, che tradizionalmente si prepara in Toscana. Si prepara con l’impasto del pane, anche se oggi si usa zuccherarlo un po’. La stiacciata è davvero buona, quando la mordi senti il sapore dolcino della focaccia e subito dopo il sugo asprigno dell’uva da vino! Quest’anno avevo intenzione di rifarla, ma poi…ho guardato quella bella cassetta di fichi…e mi son detta: ma perché non farla con i fichi al posto dell’uva? Breve ricerca su internet, Marble l’ha fatta anche lei, e garantisce che è una variante della tradizione, sempre fiorentina ovviamente!! E allora? Cos’ho fatto? Ma niente, ho preso la farina ed ho impastatooo :-)

La ricetta, come ho visto anche da Anice, è la stessa inserita nel libro “Il libro della vera cucina fiorentina” di Paolo Petroni…bhe, io non lo so se la ricetta è la stessa, in ogni caso, fatela, perché è davvero buona buona, e i fichi si spappolano che è un piacere davvero! In più, oggi è bello fresco lino, accendere il forno è pure un piacere! ;-)
Ah, come aromi io ho riportato quelli che tradizionalmente si usano sulla schiacciata con l’uva –rosmarino o anice- io in realtà su questa non c’ho messo nulla, l’ho lasciata nature e penso d’aver fatto proprio bene :-)

SCHIACCIATA DI FICHI




Ingredienti, per uno stampo rettangolare 30x38 cm:
400 g di farina 0 (tagliata al 50% con Manitoba)
4/5 cucchiai di zucchero
2 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
1 cucchiaino raso di sale
250/300 ml d’acqua
7 g di lievito di birra secco (una bustina) oppure 20 g di lievito di birra fresco

Fichi a volontà –una ventina-
Olio extravergine d’oliva
Zucchero

Rametti di rosmarino e/o anice, a piacere ma soprattutto facoltativi

Procedimento:
via col preparare la pasta: in una ciotola, mischiate la farina con il lievito di birra e miscelate bene. Aggiungere poi tutti gli altri ingredienti ed impastare bene ed energicamente, su una spianatoia infarinata, per circa 10 minuti. L’impasto deve essere elastico ma non appiccicoso. Dopo averlo lavorato, metterlo nella ciotola e lasciarlo lievitare per un’oretta, io l’ho lasciato quasi due ore, il telefono ha colpito ;-)
dopodiché, prendere l’impasto, e dividerlo in 2 parti: una più grande, che servirà per il sotto, e l’altra più piccola, che andrà sopra. Ungere molto bene la teglia con dell’olio e poi stenderci direttamente l’impasto più grande con le mani, tenendo i bordi un po’ alti. Sciacquare delicatamente i fichi e togliere eventuali piccioli, quindi tagliarli in quarti e disporne una metà sull’impasto steso. Dare un giro d’olio e una spolverata abbondante di zucchero. Coprire con l’latra metà della pasta già stesa, avendo cura di sigillare bene i bordi. Disporre sopra l’ultimo strato i fichi, solito giro d’olio e solita spolverata di zucchero. Se volete potete mettere anche un rametto o due di rosmarino o dell’anice, secondo me ci stanno bene entrambi e donano un profumino delizioso! Infornare quindi in forno già caldo, a 180°, per 45 minuti-un’oretta, dipende un po’ dal forno, in linea di massima quando la focaccia è dorata e bella gonfia e lucida, grazie al succo della frutta, è pronta!

NOTE:
- io ho usato il lievito di birra secco, quello in bustina, che non va attivato nell’acqua, ma se volete usare quello fresco, nessun problema, procedete come sempre.